Alessandro Benetton
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Alessandro Benetton: “Non potevo dire di no”

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Alessandro Benetton scioglie le riserve, sarà il presidente della Fondazione: “Lo faccio con piena convinzione”

Alessandro Benetton ha detto sì. E da ieri la Fondazione Cortina 2021 ha il suo nuovo presidente. Dopo mesi di corteggiamento sempre più incalzante, Alessandro Benetton ha scelto Ponte nelle Alpi per rispondere positivamente ad una richiesta che nelle ultime ore era stata espressa anche dal ministro dello Sport Luca Lotti. Dopo l’abbandono dell’imprenditore trevigiano presidente di H-Harm Riccardo Donadon risalente a inizio aprile e che era stato posto a capo della Fondazione sin dalla sua costituzione nel dicembre 2015, e dopo che la fase transitoria era stata gestita dalla Fisi, ecco un mese e mezzo dopo, il suo successore: sempre veneto, sempre trevigiano, grande conoscitore sia della provincia sia di Cortina. È arrivato puntualissimo, sorridente e disponibile. Alessandro Benetton aveva da tempo in agenda l’appuntamento organizzato dall’amministrazione di Ponte nelle Alpi per ieri con i laureati del territorio. E il manager trevigiano, nemmeno in un momento in cui tutta l’Italia parla di lui e del suo ruolo di presidente della Fondazione di Cortina 2021, è voluto mancare. Proprio ieri il ministro dello Sport Luca Lotto l’ha investito ufficialmente dell’incarico: cosa farà quando il consiglio di amministrazione formalizzerà la richiesta? “Ormai con questi gesti di stima e apprezzamento non posso che dare la mia disponibilità. Lo faccio con la convinzione che ci siano ancora tutti i tempi per fare un buon lavoro e avendo bene in mente che le Olimpiadi per un Paese ed una città iniziano quando la fiaccola si spegne. Per cui gli obiettivi finali sono che vincano Cortina, il Veneto e l’Italia. E ancora una volta dimostriamo che quando ci sono obiettivi importanti, sappiamo rispondere”. Il riferimento al lavoro da fare, fa capire che c’è un po’ di preoccupazione per la realizzazione delle infrastrutture necessarie. “Io penso che bisogna essere ottimisti. Chi fa l’imprenditore deve essere ottimista. E ho preso come stimolo questo incarico. Cosa è successo a Torino dopo le Olimpiadi e a Milano dopo l’Expo? Sostanzialmente abbiamo visto dei luoghi che sono migliorati e hanno trovato una nuova forma di vita”. Per i mondiali, sostiene Alessandro Benetton, non sarà importante solo Cortina, ma l’intero territorio. “Dobbiamo prepararci tutti perché sia proprio questo lo spirito della cosa. Io sono un uomo di impresa, in cui ciò che conta è la squadra. In questo momento mi immagino di essere un direttore d’orchestra, di una squadra in cui suoneranno diversi musicisti. Per cui assegnerò ampie deleghe.” È già stato fissato il primo consiglio di amministrazione? “Non ancora, anche se ci siamo già scambiati delle opinioni. Il baricentro del lavoro sarà ancora Paolo Nicoletti (ad della fondazione, ndr) che già mi ha fatto vedere quelle che ha in mente”. Non è stato fissato nemmeno un incontro operativo? “Non c’è stato il tempo. È capitato tutto negli ultimi giorni”. Quanto forte è stato il pressing? “Soprattutto è durato molto tempo. Comunque abbiamo abbracciato con convinzione questo nuovo impegno: per me si tratta di fare cose che non ho mai fatto prima. Mi sento come il primo giorno di scuola con tante cosa imparare”. E sua moglie, Deborah Compagnoni, cosa le ha detto? “Per ora niente. Sicuramente mi aspetto dei buoni consigli”. Presente alla serata anche l’on. Roger De Menech che a sua volta ha espresso soddisfazione: “Con la risposta di Alessandro Benetton risolviamo un problema. E lo facciamo nel modo migliore perché egli ha le caratteristiche del manager e dell’uomo di sport. È poi particolarmente bello che l’investitura ufficiale avvenga nella città di Belluno. E per sostenere il lavoro che attende Alessandro Benetton, proprio in questi giorni il governo sta lavorando ad un decreto che semplifichi l’iter delle infrastrutture individuali i mondiali come opera nazionale strategica”.

FONTE: Il Gazzettino Belluno
AUTORE: Giovanni Santin

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