Andrea Prencipe
Istruzione

Andrea Prencipe ospite di “Codice: la vita è digitale”: come cambia l’università con la tecnologia

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In un’intervista rilasciata nell’ambito del programma RAI “Codice: la vita è digitale”, il Rettore della Luiss Guido Carli Andrea Prencipe ha parlato di come il progresso tecnologico abbia cambiato l’università.

L’università è cambiata radicalmente, continua a cambiare e continuerà a cambiare”, ha affermato convinto Andrea Prencipe. Secondo il Rettore, le università, così come tutti i luoghi del sapere, sono “luoghi in cui si impara e si impara ad imparare”, ma da oggi sono anche “luoghi in cui si impara a disimparare”, perché “le nuove sfide sono discontinue e richiedono approcci diversi. Pensiamo a come si sono evoluti anche gli ambienti lavorativi. Ormai le distinzioni tra casa e ambiente di lavoro sono abbastanza labili. Di qui la necessità di avere quest’attitudine al cambiamento”. Bisogna però fare attenzione, in quanto “attitudine non significa essere bravi ad adattarsi ai cambiamenti, significa essere bravi a governare i cambiamenti. La differenza vera tra noi esseri umani la farà chi saprà fare le migliori domande”.

Ecco perché alla Luiss viene dato ampio spazio agli studenti. “Facciamo in modo che i ragazzi diventino i protagonisti reali dei loro percorsi formativi o, meglio, dei loro viaggi formativi – spiega Andrea Prencipe – Offriamo loro spazi e gradi di libertà in modo che non siano soltanto ricettori passivi di informazioni, bensì cogeneratori di conoscenze”.

Sono passati già sette anni da quando la Luiss lanciò il primo percorso di laurea triennale in Management and Artificial Intelligence. L’obiettivo, ha evidenziato il Rettore, era “preparare i cosiddetti manager aumentati”. Infatti, a coloro che siedono nei posti di comando è sempre più richiesto che abbiano dimestichezza con strumenti che permettono loro di saper governare algoritmi generativi e che sappiano interagire con esperti di big data. “Questo percorso – come sottolineato da Andrea Prencipeè partito con una triennale, e poi abbiamo completato con una magistrale in Data Science and Management e successivamente con un dottorato in Cyber Security”. Lo scopo? Ibridare le conoscenze.  “L’ibridazione di conoscenze e discipline è diventata una delle nostre traiettorie di sviluppo strategico”, ha precisato infine il Rettore.

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