Finanza

Auro Palomba: “Borsa telematica, timido avvio”

0 4

Un po’ debole sulle ginocchia, il mercato telematico si è messo in piedi e ha cominciato a camminare. Con un’ora di ritardo, hanno iniziato a combinare domanda e offerta sui cinque titoli prescelti come campione. Erano circa le 11.10. La seduta avrebbe dovuto avere inizio alle 10. Fino alle 10.45 tutti i tentativi di mettere in moto il sistema erano invece falliti. La Consob comunicava quindi che l’ora di apertura era spostata alle 11.45 per “inconvenienti tecnici”, ma bastava invece mezz’ora per risolvere il tutto. L’applauso degli operatori che aveva accolto l’annuncio del ritardo (è sempre difficile accettare i cambiamenti) si tramutava dunque in tensione per riuscire ad utilizzare i nuovi strumenti. Bisogna subito dire che l’effetto Borsa continua non è stato clamoroso. Gli scambi sui cinque titoli sono stati in media forse inferiori alla vigilia, con l’e-esclusione delle Ras, che hanno goduto della buona congiuntura di tutto il comparto assicurativo. Sono passati di mano 143.800 pezzi dell’assicurazione milanese, contro i 64 mila di venerdì scorso, con un prezzo medio ponderato (quello che compare sui li-stini di fine giornata) di 18.132 lire. Le Ferfin hanno “chiuso” a 1.813 lire, in più della vigilia, le Fiat privilegio 3189 lire, con 424 mila pezzi scambiati, le Comit hanno un prezzo di riferimento di 3.833 lire con 307 mila azioni. Ma che il “big bang” all’italiana sarebbe stato poca cosa lo si sapeva giù alla vigilia. Solo cinque titoli in un mercato bloccato dalle tante voci che vogliono altri operatori in difficoltà. E siccome all’interno del computer non è possibile sapere con chi verrà incrociato l’ordine di vendita o di acquisto, è evidente che molti si sono astenuti dall’utilizzo del circuito telematico per evitare sorprese. Il presidente di Milano, Attilio Ventura, ha invece definito la Borsa continua «un passo fondamentale verso il collegamento di Milano alle altre piazze europee». Ventura ha poi chiesto che venga accelerata «l’introduzione della legge sull’offerta pubblica d’acquisto obbligatoria», per poter ridurre la divergenza tra valore d’impresa e quotazioni espresse dal mercato azionario». Soddisfatto invece il bilancio della Consob sulla prima giornata di telematica. In una nota la commissione fa rilevare che “il mercato si è adeguato al nuovo strumento di contrattazione: la quasi totalità delle circa 125 stazioni di lavoro installale sono risultate attive. Delle dicci Borse esistenti in Italia, otto hanno attivato il collegamento con l’invio di proposte risultate complessivamente circa 1.100. Tali proposte hanno dato luogo alla stipula di 535 contratti con un controvalore complessivo scambiato di oltre 6 miliardi dì lire, in linea con quello registrato venerdì scorso sugli stessi titoli”. La Consob si sbilancia quindi facendo anche un paragone con il Seaq, il circuito londinese su cui sono trattati una ventina di titoli italiani fra cui tre (Comit, Ferire e Fiat privilegiate) che da ieri sono in “continua” a Milano: “Le proposte evidenziate nella fase di contrattazione continua – è scritto nella nota – risultavano nettamente migliori rispetto alle proposte presenti sul mercato londinese”. Per il resto In seduta stata piuttosto scialba. Si è conclusa con l’ìndice Mib invariato ai medesimi 977 punti di venerdì scorso. L’attività È stata fiacca, in-torno ai 50 miliardi, a cui vanno sommati gli scambi condotti sul telematico. Un’unica difficoltà aggiuntiva portalo dai cinque titoli trattati a parte, viene nelle segnalazioni offerte dal Mib. Fino alla chiusura delle contrattazioni in continua, prevista ogni giorno alle 13.45, non è possibile considerare conclusa la seduta, e quindi l’indice non viene fornito in via definitiva. Ieri mattina, per esempio, il Mib è stato comunicato alle 15, mentre la seduta regolare, quella alle grida, era terminata poco dopo le 13, con l’indice invariato.

FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Auro Palomba

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *