Economia

Bernardo Bertoldi: il CdA, un “orpello” assolutamente necessario

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Oscar Wilde affermava che “niente è più necessario del superfluo” e Bernardo Bertoldi lo conferma: se tante famiglie imprenditoriali, italiane e non solo, reputano il Consiglio di Amministrazione un “inutile orpello del diritto commerciale, superfluo alla missione imprenditoriale dell’azienda“, allora questo si rivela fondamentale, per quanto possa essere considerato tale. L’Harvard Business School ha reso noti i risultati di una ricerca sui CdA per le famiglie imprenditoriali e il risultato è drammatico. Il Professore Boris Groysberg ha puntualizzato che non c’è alcun indicatore in cui le imprese di famiglia superano le altre. Ad accentuarne la gravità è il fatto che l’indagine sia stata condotta su imprese campione del capitalismo familiare, non su piccole aziende italiane che faticano a crescere, avvolte dal mito del nepotismo. Bernardo Bertoldi ha ripreso l’autorevole “The Economist”, che a sua volta ha menzionato i due economisti Bainbridge ed Henderson. I due accademici sottolinearono l’importanza di istituire società specializzate nei servizi di “consigliere di amministrazione”, proprio così, come se fossero società di revisione o di consulenza strategica. Perché, quindi, considerare superfluo un organismo volto al perfetto funzionamento di un’impresa? Inoltre, in un contesto tale, si aprirebbe al dialogo e al confronto, senza creare inutili tensioni e si deciderebbe avulsi da qualsiasi influenza o legame, prendendo unicamente in considerazione il bene e il futuro dell’azienda; il tutto grazie al parere di un esterno il cui contributo si rivelerebbe assolutamente costruttivo. In quanto al CEO, l’appartenenza al nucleo familiare non è un discriminante: i CEO non familiari che guidano imprese familiari, secondo quanto afferma Bertoldi, hanno caratteristiche particolari e soprattutto durano più a lungo, al di là delle competenze manageriali. Sono tutti elementi che ostacolano ulteriormente i processi decisionali, accentuando il valore e l’importanza di un Consiglio di Amministrazione, ben strutturato. Tornando alla ricerca, è emerso che le imprese familiari si pongono al di sopra delle altre solo per capacità di licenziare, mentre i due campanelli di allarme sono: l’incapacità di attrarre e trattenere le persone migliori. A questo punto, secondo l’opinione di Bertoldi, una riflessione sorge spontanea: come superare il passaggio generazionale, senza dotare l’azienda di uno dei migliori strumenti per che un buon azionista ha per influenzare l’azienda? Se un Consiglio di Amministrazione funzionasse bene, sarebbe solo un buon punto di partenza per iniziare a delineare una buona strategia aziendale, volta alla crescita e al miglioramento. Ecco perché nulla si rivela più necessario di questo “inutile orpello”.

Per maggiori informazioni:
https://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2014-09-02/cda-e-imprese-familiari-niente-serve-piu-superfluo-063837.shtml?uuid=ABCTzXpB&fromSearch

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