Come si aggiornano gli italiani in materia di politica? Questo il focus dell’analisi condotta da Community, attraverso la sua divisione Community Media Research, in collaborazione con Intesa Sanpaolo per il quotidiano La Stampa. Un’indagine, quella del gruppo guidato da Auro Palomba, che ha fatto emergere dati interessanti, rivelando come ci sia tuttora una certa attenzione nei confronti delle vicende della politica nazionale. Il 37,1% degli italiani, vale a dire più di un terzo, dice infatti di informarsi costantemente sulla politica, percentuale che, unita al 41,9% di chi è attento, sebbene in modo più distaccato, porta al 79% le persone che dichiarano di avere un coinvolgimento verso i temi politico-elettorali (quasi quattro quinti). Dall’analisi emerge che le categorie più interessate sarebbero soprattutto i maschi, maggiormente gli adulti rispetto ai giovani, in particolare chi è più istruito e deciso a votare. Il 16% è rappresentato da chi ha un’attenzione più discontinua e il 5% da chi non ha tempo o è completamente disinteressato. L’indagine di Community si sofferma sugli strumenti utilizzati per informarsi e farsi un’opinione politica, due aspetti che differiscono per modalità di fruizione (la prima è più immediata, la seconda richiede un tempo maggiore). Da segnalare l’assenza di un canale privilegiato, indice della tendenza all’utilizzo di una pluralità di fonti. Al primo posto ci sono i quotidiani (25,6%), seguiti a breve distanza da internet (22,4%) e dalla tv (18,2%). Sorprende che, nonostante la rivoluzione digitale, sia ancora il cartaceo a mantenere la leadership come mezzo di informazione. Gli Old Media rimangono il primo punto di riferimento soprattutto tra gli over 45, dato che si accompagna alla perdita di importanza dei New Media per giovani, studenti e indecisi. In crescita invece il ruolo di famiglia e amici (13,8%). Per quanto riguarda la formazione delle opinioni, le reti di Relazioni Sociali accrescono fortemente il loro peso (21,1%), in particolare tra i più giovani, e paradossalmente persino internet continua ad avere un ruolo importante, nonostante il calo come strumento di comunicazione. Ed è proprio in questo ambito che si gioca la sfida più importante: perché il voto dipende principalmente dalla formazione di un’opinione specifica.
Per leggere l’articolo completo:
http://www.lastampa.it/2018/02/19/italia/politica/italiani-al-voto-la-rivincita-dei-media-tradizionali-ZS45rcI28C2BpZyNgvLpvL/pagina.html
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