Giovanni Lo Storto ha presentato presso l’università Luiss il libro "Ero Studente, il desiderio di prendere il largo"

Una formazione più ampia e ricca, che guardi anche all’attualità, o meglio al "qui e ora" della scena cittadina, nazionale, internazionale, per assicurare ai giovani un’esperienza trasversale, a misura dei cambiamenti, sempre più veloci, di società e mondo. È in un’idea – e un ideale – di insegnamento basato su visione, emozione e desiderio di apprendimento, il cuore del libro "Ero Studente. Il desiderio di prendere il largo", (Rubbettino), scritto dal direttore generale Luiss, Giovanni Lo Storto e presentato ieri nella sede dell’ateneo, in via Nomentana, alla presenza del ministro dell’istruzione, Valeria Fedeli, del rettore Luiss Paola Severino e del presidente dell’Ateneo Emma Marcegaglia. In prima fila Luigi Abete. In sala anche Eleonora Daniele. «Guardare l’altro negli occhi, ascoltare la sua storia, aiutarlo il più possibile, come si vorrebbe essere aiutati nei momenti difficili, ci insegna la vita e ci permette di comprenderla meglio», sostiene Giovanni Lo Storto. L’incontro, moderato da Antonio Galdo, è diventato presto l’occasione per approfondire il tema della formazione e delle prospettive ed esigenze dei giovani. «Dobbiamo consentire ai diversi talenti di esprimersi – ha affermato il ministro Fedeli – il mondo è cambiato e sono cambiati i giovani, l’università non si è ancora adeguata». «Dobbiamo aiutare chi è molto bravo a non essere bloccato», ha aggiunto la preside Marcegaglia. L’ultimo consiglio da Paola Severino: «Imparare è un processo che dura tutta la vita».

FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Valeria Arnaldi