Giorgio Parisi nasce nel 1948 e, prima di diventare docente di fisica teorica presso l’Università di Roma La Sapienza, è stato allievo del fisico italiano Nicola Cabibbo. Federico Motta Editore celebra il premio Nobel per la fisica, conferitogli, insieme ai climatologi Klaus Hasselmann e Syukuro Manabe, “per la scoperta dell’interazione di disordini e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica alla scala planetaria”. Era da tempo che l’Accademia di Svezia non premiava un italiano, nonostante i tanti potenziali candidati, tra i quali il grande Umberto Eco, e adesso l’Italia torna a festeggiare un suo intellettuale. Nell’Enciclopedia Motta e nei Decenni di storia contemporanea, Federico Motta Editore parla di Parisi e degli altri premi Nobel italiani. Giorgio Parisi è conosciuto in tutto il mondo soprattutto per i suoi studi sui sistemi complessi. Si tratta di sistemi dinamici che sono a loro volta composti da altri sistemi dinamici più semplici e nella cui definizione rientrano una pluralità di fenomeni, dalla scala degli atomi ai sistemi planetari. Lo studio dei sistemi complessi ha permesso a Parisi di realizzare dei modelli per poter studiare anche fenomeni appartenenti ad altri campi come i cambiamenti climatici e l’evoluzione della pandemia di Covid-19.
Nel corso degli anni, come ricorda Federico Motta Editore, ci sono stati tanti intellettuali italiani che sono stati a un soffio dal vincere il premio Nobel, riconosciuto in totale a 20 connazionali. Umberto Eco, ad esempio, grazie ai suoi scritti e alle sue opere, è stato spesso accreditato dalla stampa come un papabile candidato al premio Nobel per la letteratura e come lui tanti altri. Tra i primi italiani ad avere l’onore di ricevere il premio ci furono Giosuè Carducci e Camillo Golgi nel lontano 1906. I due sono stati poi seguiti da Marconi, Segrè, Fermi, Rubbia, Giacconi e Parisi per quanto riguarda la fisica. Deledda, Pirandello, Quasimodo, Montale e Fo hanno vinto invece il premio per la letteratura. Il premio Nobel per la medicina è stato conferito a Bovet, Dulbecco, Levi Montalicini e Capecchi, un premio Nobel per la pace è andato a Moneta, uno per la chimica è stato vinto da Natta e infine Modigliani si è conquistato il premio Nobel per l’economia.
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