Alessandro Benetton in compagnia dei figli
Società

Il lato privato di Alessandro Benetton: un padre di successo

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Fondatore e Managing Partner di 21 Invest, Alessandro Benetton è un imprenditore noto per il suo amore per il dialogo e la diversificazione delle attività. Ma c’è un lato di lui che spesso viene meno nella narrazione della sua vita: il ruolo di padre. In una recente intervista rilasciata al settimanale “Chi”, ha condiviso la sua visione sulla genitorialità, l’importanza della libertà, e il suo impegno nel promuovere il dialogo intergenerazionale. Grazie alle conversazioni che da tempo porta avanti con i giovani, dispensa consigli e, allo stesso tempo, ottiene riscontri utilissimi.

Quando gli è stato chiesto che tipo di padre è, Alessandro Benetton ha risposto con una nota di umiltà: “Bisognerebbe chiedere ai miei figli Agnese, Tobias e Luce”. Tuttavia, ha sottolineato la sua volontà di essere un padre che incoraggia l’intraprendenza e la libera espressione dei suoi figli. Crede nella trasmissione di un senso di responsabilità che non esclude il divertimento, evidenziando l’importanza di impegnarsi in ciò che ci appassiona. Lui stesso ha studiato negli Stati Uniti, laureandosi a Boston e conseguendo un Master in Business Administration ad Harvard. Questo background accademico ha contribuito a modellare la sua prospettiva sull’importanza dell’istruzione superiore. Tuttavia, è aperto al fatto che il percorso di successo possa variare notevolmente tra le persone e le generazioni.

Un aspetto interessante della sua visione sulla genitorialità è il modo in cui ha cercato di bilanciare il peso di un cognome importante come il suo. “Da ragazzo ho intrapreso un percorso indipendente da quello della mia famiglia, pur conservando i valori e i privilegi che ho avuto”, ha spiegato. Ha sempre cercato di trasmettere ai suoi tre figli un senso di appartenenza e libertà. Li ha incoraggiati a non sprecare opportunità, a fare esperienze e a lavorare all’estero per acquisire prospettive diverse.

Una delle sfide attuali è il confronto tra il valore dell’istruzione tradizionale e le nuove opportunità di arricchimento personale. Alessandro Benetton crede fortemente che l’istruzione rimanga un pilastro importante, ma sottolinea anche l’importanza di seguire la propria passione: “È importante dare valore allo studio, alla conoscenza e all’apprendimento degli strumenti che poi possono sostenere un’idea, un’intuizione”. Per il fondatore di 21 Invest, l’università rappresenta un contesto ideale per allargare il proprio campo di osservazione.

Un altro tema centrale affrontato nel corso dell’intervista è il dialogo tra imprenditoria e giovani. Grazie ai suoi tre figli, l’imprenditore è entrato in contatto con il mondo dei social media e ha riconosciuto l’importanza dei nuovi valori ispiratori dei giovani. “I social hanno mostrato qualche debolezza – ha raccontato – ma sono stati una grande opportunità che è giusto osservare con lo sguardo di più generazioni”.

Alessandro Benetton ha anche toccato l’argomento della responsabilità sociale nelle imprese. Ha sposato il concetto di valore condiviso di Michael Porter e ritiene che l’economia responsabile debba essere parte integrante del processo aziendale. Questo è un segno del suo impegno nel rendere l’imprenditoria più umana. “Il concetto di sostenibilità – ha chiarito – passa attraverso la coscienza sociale”. “Non bisogna vedere l’economia responsabile come un costo, ma come parte integrante del processo” perché “il consumatore di domani chiede questo”.

Infine, quando gli è stato chiesto quale fosse la più grande eredità che si potesse trasmettere ai figli, Alessandro Benetton ha concluso: “Da un lato l’esempio, che deriva dalla propria esperienza di vita; dall’altro l’ascolto, che aiuta a valorizzare il loro percorso”.

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