Giampiero Catone
Salute e Benessere

La sanità pubblica in Italia, Giampiero Catone: urgente sostenere, riformare e rilanciare il sistema

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La sanità va sostenuta, riformata e rilanciata. Non possiamo assistere alla fine di un sistema di cure universalistico garantito dalla Costituzione”. Giampiero Catone ha approfondito la questione della sanità pubblica italiana in un suo recente editoriale pubblicato su “La Discussione”.

Le proposte avanzate dai medici e dai dirigenti sanitari, insieme agli sforzi di riorganizzazione promossi dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci, devono essere accolte con attenzione, ha spiegato il giornalista. Molte di queste proposte mirano a migliorare i servizi per i pazienti e coloro che necessitano di cure e assistenza. Ciò che preoccupa maggiormente i medici, oltre al rinnovo di un contratto di lavoro scaduto da anni, è la tenuta del sistema sanitario che negli ultimi anni è stato vittima di tagli, riduzioni drastiche dei posti letto e disincentivi al personale.

La CISL si è unita alla lotta dell’Intersindacale sanitaria per affrontare la situazione drammatica della sanità pubblica nel nostro Paese, con un’iniziativa pubblica. Il segretario nazionale Luigi Sbarra ha fatto sapere che il primo dato preoccupante riguarda la crisi del personale, con una mancanza di 150.000 infermieri e 20.000 medici. A questa si aggiunge la grave insufficienza dei posti letto, appena 3,1 ogni 1000 abitanti. Secondo il segretario della CISL è urgente accedere ai fondi del PNRR e attuare un “Meccanismo economico di stabilità sanitario” che concentri e indirizzi le risorse. “Anche di fronte alle possibilità di avere pronti miliardi da investire, il sistema crolla sotto il peso di questioni irrisolte, mancanze ed inefficienze”, scrive Giampiero Catone.

Il rapporto della Fondazione Gimbe mette in luce una situazione paradossale: su un totale di 15.625,5 milioni di euro stanziati, ne sono stati spesi meno di 79, ovvero lo 0,5%. Ciò è dovuto al mancato rispetto di numerose scadenze nazionali. Mentre gli allarmi dei medici e delle associazioni dei malati si moltiplicano, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, sottolinea la necessità di ripensare l’architettura complessiva dell’offerta sanitaria, potenziando la medicina territoriale. Tuttavia, come spiega Giampiero Catone nell’editoriale, le buone intenzioni non sono più sufficienti e i dati emersi dall’Osservatorio sul Servizio Sanitario Nazionale non sono incoraggianti per realizzare l’idea di un “ospedale sicuro e sostenibile” prevista dalla Missione Salute del PNRR.

I ritardi e le inefficienze nel sistema sanitario hanno un impatto significativo: il pericolo maggiore è che il servizio sanitario pubblico diventi sempre meno accessibile a tutti, creando una crescente divisione tra malati di “serie A” e “serie B”. “Non possiamo permetterci, in primo luogo per motivi etici, lo sviluppo di un modello sanitario lontano da quello attuale che si fonda sui principi universalistici previsti dall’articolo 32 della Costituzione”, ha sottolineato Giampiero Catone. “Sulle scelte e sui tempi ribadiamo: il Governo cominci a lavorare sulla riforma della sanità, sul contratto dei medici, sui bandi per le assunzioni, per accelerare la missione sanità del PNRR”.

Per maggiori informazioni:

https://ladiscussione.com/257115/sanita/sanita-e-pnrr-speso-solo-lo-05-il-piano-schillaci-e-lappello-della-cisl/

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