Luigi Ferraris
Sicurezza

Luigi Ferraris, AD di Terna, interviene al convegno sulle sfide della Cyber Security in Italia

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Si è tenuto il 21 novembre presso la sede di Comin & Partners a Palazzo Guglielmi (Roma), l’incontro “Tecnologia e innovazione: le sfide della cyber security in Italia”. Moderato dal giornalista ed editorialista de La Stampa Gianni Riotta, l’evento ha visto la partecipazione dei due capi d’azienda Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di Terna, e Walter Ruffinoni, CEO di NTT Data Italia. Il confronto si è focalizzato in particolare sul futuro dell’innovazione e sui rischi connessi all’utilizzo della rete, con conseguente necessità di predisporre una cyber security efficiente. Nell’accostarsi al problema, Luigi Ferraris ha rilevato come sia fondamentale “strutturare un’efficace collaborazione tra pubblico e privato“. L’AD di Terna ha infatti sottolineato l’importanza di una collaborazione con le istituzioni, perché nessuno è in grado di difendersi da solo in un contesto in cui delle 100mila email ricevute quotidianamente circa l’80% è costituito da phishing o contenenti file malevoli. Un altro aspetto fondamentale al centro del dibattito è stato quello legato alla gestione del dato. Come sottolineato da Luigi Ferraris, in un panorama in cui i dati rappresentano la ricchezza della nuova era digitale, tali informazioni vanno adeguatamente protette al fine di assicurare la business continuity e la privacy dei cittadini. Walter Ruffinoni ha invece approfondito quali siano le best practice dalle quali trarre esempio per governare questi cambiamenti. L’AD di NTT Data Italia si è soffermato, in particolare, sulla strategia del Giappone in vista delle Olimpiadi di Tokyo del 2020, che si preannunciano i Giochi più tecnologici e sicuri di sempre. L’utilizzo di tecnologie come la realtà aumentata, gli ologrammi e i veicoli a guida autonoma apriranno il fianco a una serie di vulnerabilità pronte per essere sfruttate da cyber criminali. In un “conflitto” in cui vengono rubati circa 3 milioni e mezzo di dati e un cittadino subisce un attacco ogni 12 secondi, la cyber war è costata soltanto lo scorso anno 445 milioni di dollari, una cifra destinata a salire a 6mila milioni di dollari nel 2021. Non è casuale che 400 tra le 500 più grandi aziende del mondo abbiano subito nel 2015 un attacco e che, in media, tale attacco richieda un tempo medio di 99 giorni per il riconoscimento. L’unico modo per fronteggiare questa problematica, secondo Ruffinoni, è comprendere che si tratta di un discorso che riguarda tutti, ovvero aziende, istituzioni e privati cittadini. È fondamentale la condivisione delle informazioni e la responsabilizzazione degli utenti. Senza la creazione di un sistema, il problema non potrà essere debellato.

Per maggiori informazioni:

http://www.askanews.it/economia/2017/11/20/cyber-security-incontro-sulle-sfide-della-digitalizzazione-pn_20171120_00160/

http://www.askanews.it/cronaca/2017/11/23/tecnologia-e-innovazione-le-sfide-della-cybersecurity-in-italia-pn_20171123_00090/

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