La scelta del percorso universitario è un momento cruciale e complesso per moltissimi giovani che si trovano a doversi orientare tra una selva infinita di possibilità. Gli elementi da valutare sono moltissimi: gli interessi e le attitudini personali, gli sbocchi lavorativi, l’ateneo. Riuscire a scegliere fin da subito la facoltà che più fa al caso nostro aiuta a risparmiare tempo e anni preziosi, in un contesto lavorativo in cui anche l’età può essere un fattore competitivo.
Il mondo del lavoro è in continuo mutamento e spesso i ragazzi si ritrovano spaesati davanti alla scelta dell’università, indecisi su quale corso scegliere tra le centinaia di opzioni disponibili.
Nasce da una necessità personale e da un’esperienza di vita vissuta al fianco del proprio figlio l’idea di Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A. Il manager, ritrovatosi a ragionare con suo figlio sulla delicata scelta dell’università, ha pensato a un algoritmo per dare un metodo pratico che aiutasse ad orientarsi, basandosi su parametri razionali ma anche soggettivi.
"È importante seguire le passioni", ha spiegato Renato Mazzoncini, "ma la scelta deve essere consapevole". L’algoritmo aiuta in entrambi i sensi.
Dopo una prima scrematura per arrivare ad un insieme di corsi potenzialmente interessanti, entra in gioco l’algoritmo "mettendo insieme 7 parametri oggettivi" come la percentuale di occupati post-laurea, i lavoratori dipendenti, i liberi professionisti e gli imprenditori. I parametri soggettivi presi in considerazione dal sistema sono invece 2: la passione personale per le materie di studio trattate e per gli sbocchi occupazionali possibili con un determinato percorso.
A ciascun parametro viene attribuito un punteggio da 1 a 10 e poi un peso da 1 a 100% in base all’importanza per il ragazzo. Il risultato della media ponderata tra i punteggi e i pesi è il valore dell’attrattività del corso: il corso con il valore più alto potrebbe essere quello da scegliere, perché in grado di conciliare necessità professionali e attitudini.
Tale invenzione è stata possibile anche grazie all’enorme quantità di dati raccolti negli anni da università ed ex studenti: gli atenei hanno dato inizio a questa attività di analisi dei vari corsi di studio proposti proprio per consentire una scelta più consapevole e ponderata.
Per maggiori informazioni:
https://www.corriere.it/economia/lavoro/20_ottobre_14/cosa-studiare-all-universita-basta-dubbi-l-algoritmo-scegliere-corso-laurea-1a78c968-0364-11eb-a582-994e7abe3a15.shtml
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