Telecomunicazioni

TELECOM ITALIA: IL PRESIDENTE GIUSEPPE RECCHI INTERVISTATO DA “AMERICA 24”

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A New York per la Clinton Global Initiative, Il Presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi è intervenuto ai microfoni della trasmissione di Radio24 “America 24” parlando dello stato di salute del settore in Europa e in America e delle prospettive di sviluppo in Italia, soffermandosi in particolare sulla banda ultra larga. Il manager ha inizialmente sottolineato l’atmosfera positiva che ha accompagnato il suo viaggio in America: “Ieri ero a colazione con Bill Clinton e altri CEO di grandi aziende internazionali: alla domanda sulle prospettive di occupazione nei prossimi cinque anni, la maggioranza ha dichiarato che prevede un aumento di personale nei loro gruppi”. Recchi si è poi fermato ad analizzare il settore delle telecomunicazioni, facendo un confronto tra il mercato americano e quello europeo: “Fino a quindici anni fa gli Stati Uniti erano più indietro rispetto all’Europa, che aveva puntato su una tecnologia vincente, il GSM. Poi per colmare il gap, l’America ha deciso di deregolare il sistema e oggi ci sono solo quattro grandi compagnie telefoniche. In Europa invece gli operatori sono 116: la frammentazione del mercato non aiuta ma la concorrenza sì e supereremo anche questa”. Il riferimento è alla recente fusione tra H3G e Wind che, assicura il manager, non crea “alcun turbamento”. Altro importante argomento trattato durante l’intervista è la banda ultra larga, fondamentale per lo sviluppo economico anche perché consente alle imprese di raggiungere più mercati: basti pensare che gli investimenti in ICT rappresentano circa il 4% del PIL. Il Presidente Giuseppe Recchi ha evidenziato qualche dato, smascherando anche qualche falso mito: “Non è vero che in Italia siamo così indietro. Siamo all’avanguardia in Europa nella telefonia mobile con una percentuale di copertura che riguarda circa il 95% del Paese. Nei piani di Telecom Italia arriverà al 98% in due anni”. Non si può dire lo stesso per la banda ultra larga fissa: “Qui siamo più indietro, a causa di scelte politiche sbagliate fatte in passato. La copertura due anni fa in questo settore era del 24%. Grazie ai nostri investimenti (in Italia Telecom Italia è la prima con 3,8 miliardi di Euro all’anno) siamo passati oggi a una copertura del 52%. Stando al piano, tra due anni arriverà all’84%, in linea con l’Europa”. Di questo 52%, specifica Recchi, la rete di Telecom Italia per la fibra si estende a 12 milioni di km e avanza con una velocità di posa di 7mila km al giorno: “Oggi infatti c’è una grande domanda di infrastruttura. Il governo sostiene investimenti in zone in cui il mercato non garantisce un ritorno sufficiente ai privati che investono: il piano per la banda ultra larga va proprio in quelle zone”. Nel 2020 è previsto il raggiungimento degli obiettivi europei, con la copertura al 100%. “Ma ci vogliono anche le persone che la usino” segnala il manager al termine dell’intervista: “In Italia non c’è una cultura digitale. Stando ai dati di oggi solo il 4% delle persone vuole la banda ultra larga: bisogna fare un grande sforzo per digitalizzare la Pubblica Amministrazione e far sì che si diffonda l’e-commerce. Sotto questo aspetto siamo ancora indietro”.
Per ascoltare l’intervista completa:
http://www.radio24.ilsole24ore.com/player/riascolta/2016-09-22/america24/gSLAkxM21B?refresh_ce=1

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