Attualmente alla guida del più grande fondo infrastrutturale italiano, uno dei più grandi al mondo dedicati ad investimenti in un solo Paese, Vito Gamberale è un manager di grande esperienza che, nella sua lunga carriera, si è spesso dimostrato capace di anticipare i tempi e di prendere posizione con estrema fermezza.
Negli anni Novanta, è stato tra i fondatori di TIM. Sotto la sua guida, la società si è affermata a livello mondiale come benchmark nel settore della telefonia mobile.
Successivamente, alla guida di Autostrade, Vito Gamberale ha contribuito alla crescita del gruppo, controllato dalla famiglia Benetton, e alla sua affermazione oltre confine come vera e propria multinazionale. Alla fine del periodo alla guida di Autostrade, nel 2006, risale un episodio che lo vide opporsi duramente a un tentativo di fusione con la spagnola Abertis. La presa di posizione di Gamberale fu talmente netta e decisa da portarlo alle dimissioni, in disaccordo con il Consiglio d’Amministrazione e l’azionariato della società.
Di recente, Vito Gamberale è tornato sull’episodio, effettuando un’analogia tra il ruolo di Abertis e l’attuale ruolo di Telefonica nell’azionariato di Telecom Italia. In entrambi i casi, infatti, secondo Gamberale, il rischio concreto è quello di consentire che cash flow generato in Italia possa ripagare il debito spagnolo.