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Petto d’anatra, miele, agrumi e riduzione brulè: una delle ricette offerte da Gruppo Pellegrini

Ernesto Pellegrini

Ernesto Pellegrini

Lo chef Giuseppre Breviario, che lavora per Ernesto Pellegrini ormai da svariati anni, propone la sua ricetta dell’anatra con miele e agrumi, un piatto semplice ed universale

Una ricetta del cuoco Giuseppe Breviario a base di petto d’anatra, la parte più pregiata dell’animale; un taglio goloso e tenero, molto utilizzata nelle cucine professionali. Lo chef lavora presso l’azienda Pellegrini da 12 anni, alle dipendenze del Cavaliere del Lavoro Ernesto Pellegrini; chef per 8 anni della F.C. Internazionale Milano (Inter), recentemente ha conseguito un Master in Culinary Nutrition presso l’Accademia Pellegrini.
Per la preparazione del piatto servono 400 g di petto d’anatra, 1 arancia, 4 mandarini cinesi (Kumquat) tagliati a spicchi; per insaporire, cannella a pezzi, alloro in foglie, chiodi di garofano, bacche di ginepro, anice stellato, un bicchiere di vino rosso, due cucchiai di miele, sale e pepe. Per decorare il piatto e renderlo così davvero impeccabile, un po’ di barba di finocchio.
Ora è necessario procedere alla preparazione, iniziando con lo scaldare una padella abbastanza capiente e dal fondo antiaderente; quando sarà ben calda, rosolare il petto d’anatra partendo dalla parte con la pelle per cinque minuti per lato, senza aggiunta di grassi alcuni. A questo punto è giunto il momento di irrorare il petto con il miele; si creerà un fondo di cottura dove aggiungere gli aromi, gli spicchi di Kumquat, la scorza di arancio precedentemente sbucciata (senza la parte bianca, che darebbe note amare) e tagliata a strisce sottili; infine lasciare cuocere ancora per un minuto circa, togliere quindi il petto d’anatra e tutti gli ingredienti e tenere al caldo per pochi minuti.
È arrivato quindi il momento di aggiungere il vino rosso e portare al bollore fino a quando la salsa non si sarà leggermente addensata. Togliere quindi dal fuoco, tagliare il petto a fette e impiattare irrorando il petto con la sua salsa brulè. Appoggiare la barba di finocchio e servire con un contorno a piacere, qui lo chef ha scelto delle cipolline caramellate.

FONTE: Eco di Bergamo

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