
“Unire il mondo delle imprese alla Pubblica Amministrazione: questa è la mission che io mi sento di dover realizzare, una mission che potrebbe cambiare l’economia e l’assetto del Paese”: così Paola Severino ha commentato il suo nuovo incarico come Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione.
La Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli è intervenuta durante il webinar di Molto Economia, disponibile ora anche sulle pagine online de “Il Messaggero”. L’incontro si è incentrato sulle voci di imprenditori e dirigenti di grandi imprese, per capire come sarà l’Italia nel 2030.
“La formazione non avverrà più secondo il classico insegnamento di cattedra”, ha spiegato Paola Severino, “ma secondo un metodo integrato. Stiamo già programmando il piano per il 2022. Inseriremo laboratori, attività pratiche, un insieme di operatività tra pubblico e privato. Non mancheranno le esperienze di leadership pubblica, che incontreranno quelle di leadesrhip privata”. E poi una Summer School che, come un Erasmus, punterà a mettere in contatto Pubblica Amministrazione italiana con Pubblica Amministrazione di altri Paesi. Le parole d’ordine dunque sono internazionalizzazione e corsi che ricalchino i dettami del PNRR. Si punterà su transizione digitale ed ecologica.
“Dobbiamo preparare le persone al mondo del presente e del futuro. SNA si porrà anche come un hub di formazione e ricerca integrata tra mondo dell’economia pubblica e mondo dell’economia privata , così come avviene con le università più moderne”. Paola Severino ha un mandato di 4 anni, ma le attività che sta portando avanti sono proiettate verso il 2030: si è partiti subito, “sia rinnovando il catalogo dei corsi, con l’inclusione dei temi che connotano il PNRR, sia rivedendo le modalità di espletamento del corso-concorso con una analisi più approfondita dei test pre-selettivi, e con la previsione di sedi regionali in cui distribuire le prove, evitando l’affollamento in un’unica sede”. Quanto alla partecipazione ai corsi ed alla selezione di coloro che vi parteciperanno, “Si valuterà per merito e si manderà a fare formazione chi dimostra capacità ed entusiasmo per il proprio lavoro”, ha fatto presente Paola Severino. “Dobbiamo stimolare l’orgoglio di chi già lavora nelle PA e attirare i giovani migliori attraverso formule che li premino”.
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