Per il pubblico di Radio Canale Italia, il format Story Time ha dedicato uno spazio a Roberto Tribuno, fondatore e presidente di Health Invest, considerato tra i protagonisti dello sviluppo di real estate sanitario e strutture socio-sanitarie in Italia. Ai microfoni dello speaker Stefano Mancinelli, il manager ha raccontato il percorso della società e la visione con cui da anni lavora alla trasformazione degli spazi dedicati alla terza età.

Nel corso dell’intervista, ha ricordato come la sua realtà sia attiva da oltre 25 anni nello sviluppo di RSA, cliniche riabilitative psichiatriche, motorie e neuromotorie e, più recentemente, di senior housing, gli appartamenti protetti pensati per persone anziane autosufficienti o solo parzialmente fragili. Il punto di partenza è il cambiamento profondo della piramide demografica: la popolazione invecchia, l’età media cresce e l’Italia registra un indice di vecchiaia vicino a quota 200, con un numero di over 65 che supera di gran lunga quello dei giovanissimi.

L’imprenditore sottolinea che, a fronte di circa 700mila decessi annui e meno di 400mila nascite, il Paese perde ogni anno centinaia di migliaia di abitanti. È uno squilibrio che non riguarda solo il sistema pensionistico, ma anche la programmazione di servizi e strutture. Dove un tempo si progettavano nuove scuole e asili, oggi le città sono chiamate a ripensare quartieri, infrastrutture e funzioni urbane per ospitare residenze per la terza età, percorsi di cura continuativa e soluzioni abitative in grado di garantire assistenza a lungo termine.

Quindi, le residenze sanitarie per non autosufficienti sono diventate luoghi altamente medicalizzati. Qui arrivano persone dimesse dagli ospedali in condizioni spesso molto critiche, con ricoveri che in media durano meno di un anno. Il modello tradizionale di “ospizio” lascia spazio a strutture complesse, con elevata intensità assistenziale, protocolli sanitari stringenti e una forte integrazione con il sistema ospedaliero e con i servizi territoriali, dal medico di base fino alla rete dei caregiver.

Accanto a questo segmento più clinico, Roberto Tribuno e il suo team stanno investendo con forza sul senior housing. Si tratta di complessi residenziali composti da piccoli alloggi dotati di tecnologie di domotica, pensati per chi è ancora autonomo ma desidera maggior sicurezza e socialità. Spazi come ristorazione, palestra, sale polifunzionali, aree per l’animazione e, in alcuni casi, piscine riabilitative vengono affiancati a servizi infermieristici e di assistenza leggera sempre disponibili. Non a caso, nel corso dell’intervista, il manager ricorda che “queste strutture corrispondono sostanzialmente a un’esigenza di persone anziane sole che stanno ancora bene, ma che sono ormai chiuse in casa e non si sentono più sicure.”

La questione della solitudine e della distanza dai familiari è centrale: figli e nipoti spesso vivono e lavorano in altre città, mentre la domanda di luoghi sicuri, presidiati e al tempo stesso “di casa” cresce in tutte le fasce della longevità. Per questo, l’attività di Health Invest parte sempre dall’analisi del territorio: studio delle location, verifica della domanda potenziale, iter autorizzativi con Comuni, Regioni e Aziende sanitarie, valutazione della sostenibilità economica dei progetti e definizione del mix tra posti letto, servizi e spazi condivisi.

Un altro pilastro del racconto riguarda la sostenibilità ambientale. Rigenerare il tessuto urbano significa sostituire edifici obsoleti con strutture ad alta efficienza, utilizzare materiali innovativi, impianti di nuova generazione e tecnologie in grado di ridurre consumi ed emissioni. In un contesto in cui banche, fondi immobiliari e società di leasing legano i propri finanziamenti ai parametri ESG, la capacità di proporre progetti allineati agli obiettivi europei su clima ed energia diventa un fattore chiave per l’accesso al capitale e per la competitività dei nuovi insediamenti dedicati alla terza età.

Durante la conversazione, il fondatore di Health Invest ricorda anche il ruolo di consulenza nel mercato delle strutture per anziani, un settore di nicchia ma in rapida espansione. La società affianca investitori e operatori sia nelle operazioni di sviluppo sia nelle transazioni di compravendita, mettendo a disposizione un team multidisciplinare che unisce competenze commerciali, finanziarie, architettoniche e ingegneristiche. Proprio questa integrazione di profili diversi, spiega il manager, è alla base di quello che definisce “one stop shop”, un unico punto di riferimento che segue il cliente dalla ricerca dell’area fino alla gestione dell’immobile.

Oggi il Gruppo guarda a una pipeline di nuovi interventi nelle principali città italiane: Milano, Venezia, Torino, Roma e altre realtà urbane dove l’invecchiamento demografico e la pressione sul sistema sanitario rendono urgente l’apertura di servizi residenziali alternativi. Roberto Tribuno cita la necessità di soluzioni che dialoghino con il contesto cittadino, offrano opportunità di vita indipendente agli anziani e alleggeriscano al tempo stesso la rete ospedaliera, combinando abitare, cura e socialità in modelli più flessibili rispetto alle strutture del passato.

Per visualizzare il video:

https://www.youtube.com/watch?v=oxwzOU5UHzc