È il CEO Maurizio Tamagnini a ricordare come FSI abbia puntato su Cedacri, leader nei servizi di outsourcing per il settore bancario, istituzioni finanziarie e concessionarie esattoriali: “Abbiamo investito, certi del suo potenziale di crescita e dell’importanza strategica della società per l’intero sistema finanziario italiano”. Era il 2017: da allora, grazie a una nuova leadership e a una governance più snella, l’azienda ha rapidamente raggiunto risultati di rilievo internazionale come l’acquisizione di OASI e quella di CAD IT, specializzata in software per l’area finanza e l’intermediazione titoli. Lo scorso maggio è stata inoltre completata la migrazione della piattaforma IT di Deutsche Bank Italia verso la piattaforma core banking di Cedacri: è una delle più grandi migrazioni mai avvenute in Italia verso una piattaforma di core banking indipendente.
Nei giorni scorsi FSI ha annunciato la cessione a ION della propria partecipazione azionaria, pari al 27%: lo stesso hanno fatto anche le altre banche azioniste che detengono il restante 73%. Il Gruppo guidato da Maurizio Tamagnini e gli altri azionisti hanno individuato in ION il partner strategico ottimale per accelerare ulteriormente il piano di sviluppo di Cedacri e portare l’azienda a diventare la principale piattaforma di core banking nonché partner tecnologico di riferimento per le istituzioni finanziarie in Italia e all’estero.
“Il team di FSI, dopo i precedenti investimenti di successo in SIA (sistemi di pagamento) e Metroweb (infrastrutture di rete a banda larga), ha dimostrato ancora una volta la capacità e le competenze per facilitare la crescita di un campione digitale e tecnologico italiano, accompagnandolo verso la leadership di mercato a livello nazionale e internazionale”, ha sottolineato in merito Maurizio Tamagnini nel commentare l’operazione: quelli di Cedacri, SIA e Metroweb sono “chiari esempi” di come l’ingresso nel capitale di un investitore come FSI, con un approccio paziente e di partnership, rappresenti “un fattore abilitante per sviluppare il potenziale dell’azienda, accelerare la crescita, creare occupazione ed espandersi in modo sostenibile”.
Lo dicono i numeri: sono stati oltre 400 milioni di euro i ricavi che Cedacri ha raggiunto nel 2020 e oltre 100 milioni di EBITDA run-rate. Si tratta di un risultato più che raddoppiato dalla data dell’investimento di FSI. E ora l’intenzione del Gruppo è di reinvestire nell’azienda come socio di minoranza di ION raddoppiando l’attuale capitale investito. “FSI continuerà a sostenere le aziende tecnologiche italiane come Cedacri, con l’obiettivo di creare operatori leader per lo sviluppo di lungo termine di verticali digitali che svolgono un ruolo strategico per l’economia italiana”, ha evidenziato il CEO Maurizio Tamagnini.
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