Hotel Vilòn di Roma
Turismo

L’intervista di “Gambero Rosso” a Martina Avitabile: essere donna non ha limitato la mia carriera

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L’intervista condotta dall’editore specializzato in temi legati all’enogastronomia, Gambero Rosso, a Martina Avitabile, General Manager dell’Hotel Vilòn di Roma, offre uno spaccato interessante sul suo percorso professionale e sulle sfide che le donne devono affrontare nel mondo del lavoro.

Nel suo caso, la manager racconta che l’essere donna non ha mai rappresentato un limite nell’evoluzione della sua carriera professionale. “Le mie qualità, il know-how e le competenze acquisite nel corso degli anni sono sempre state riconosciute e ampiamente valorizzate nei diversi ambienti di lavoro e nei ruoli in cui mi sono trovata ad operare – afferma – Non posso dire di aver affrontato ostacoli legati al genere, né di essere stata oggetto di discriminazioni o di disparità”. Lo conferma anche il ruolo di General Manager che Martina Avitabile ricopre per un’importante struttura a 5 stelle lusso di Roma, nonostante la sua giovane età.

Ciò nonostante, la manager riconosce che il raggiungimento della parità di genere richiede ulteriori sforzi. Si potrebbero, ad esempio, introdurre “incentivi alle aziende, aiuti economici e altre forme di supporto per le neomamme o per le mamme in carriera, come già avviene in alcuni contesti aziendali e paesi europei dove sono stati attivate alcune policy specifiche centrate su queste tematiche”. Tuttavia, il cambiamento più profondo dovrebbe avvenire a livello culturale. “Un aiuto potrebbe arrivare da specifiche campagne informative e di sensibilizzazione, o da campagne di orientamento al lavoro mirate a informare sull’importanza di garantire la parità di genere e di valorizzare il contributo di ogni lavoratore, indipendentemente dal suo essere uomo o donna”, propone la manager.

Un tema, quello della parità di genere, che ha conseguenze anche sul Pil. “La differenza di genere non dovrebbe essere fonte di divario, bensì di complementarità, forza e opportunità – prosegue Martina AvitabilePenso che questa nuova consapevolezza si possa ottenere agendo non solo a livello culturale ma prevedendo delle misure che favoriscano la formazione tecnica e scientifica delle donne, leggi e politiche sociali che permettano il lavoro flessibile, allontanando sempre di più il concetto di discriminazione di genere”.

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