Telecomunicazioni, robotica, settore medicale sono solo alcuni degli ambiti di applicazione delle schede elettroniche.
Ognuno dei settori appena citati (e gli altri dove questi prodotti trovano applicazione ) presentano necessità differenti dunque il prodotto finale presenta ogni volta caratteristiche e livelli di complessità differenti.
Realizzare una scheda elettronica perfettamente funzionante è l’obiettivo di tutte le aziende che progettano e producono schede elettroniche industriali, ma soltanto quelle realtà che introducono una fase di campionatura nel loro iter produttivo riescono nell’intento.
La realizzazione di prototipi è particolarmente utile per le aziende del settore industriale perché permette di ridurre la possibilità di rallentamenti produttivi (o fermi) dovuti a schede non performanti e di costi produttivi più alti del dovuto.
Cosa vuol dire nella pratica eseguire una fase di campionatura? Come vengono realizzati i prototipi delle schede elettroniche?
Scoprilo leggendo la nostra breve guida!
Fase zero: lo studio di fattibilità del progetto
Lo studio di fattibilità rappresenta una sorta di fase zero dell’iter di progettazione e produzione di schede elettroniche.
L’obiettivo è individuare le metodologie e le tecnologie che permettono di soddisfare le richieste del cliente.
Insieme alla fase di prototipazione, quella dello studio di fattibilità permette al personale tecnico di individuare gli aspetti critici del progetto che si vuole intraprendere correggendo il tiro in anticipo.
Mentre lo studio di fattibilità permette di definire la tipologia di montaggio della scheda, la realizzazione di campioni e prototipi permette di individuare la finitura del prodotto finito.
Tempistiche e le modalità della fase di prototipazione
La fase di campionatura segue immediatamente quella di progettazione iniziale ed ha l’obiettivo di valutare le modifiche da implementare sulla scheda prima di procedere con la produzione finale.
Tutti i tecnici dell’azienda lavorano dunque per individuare eventuali difetti che, una volta risolti, permettono di aumentare la qualità del prodotto.
Senza una fase di prototipazione non è possibile verificare:
- il livello di funzionalità effettivo del progetto;
- le dimensioni;
- gli schemi elettronici della scheda.
Solitamente nelle aziende che eseguono la prototipazione è presente un laboratorio dedicato dove vengono svolte queste verifiche ed eseguiti dei test specifici.
In generale, la progettazione iniziale segue gli stessi step a prescindere dal settore al quale le schede elettroniche sono destinate ed è senza dubbio uno dei momenti più delicati e difficili da gestire.
Ai professionisti che creano i campioni sono richieste abilità che possiamo definire artigianali in quanto di frequente viene richiesto loro di montare il prototipo sulla macchina.
Analizziamo i vantaggi della prototipazione nella produzione delle schede elettroniche
Lato cliente i principali vantaggi della prototipazione sono l’ottimizzazione dei tempi e dei costi di produzione: intervenendo in tempo sul progetto, e correggendo gli errori, è possibile implementare tutte le migliorie e gli attributi necessari prima di procedere con la produzione finale.
Creare campioni e prototipi di schede elettroniche è particolarmente utile quando si sta creando un prodotto nuovo: anche in questo caso i tempi di realizzazione del prodotto si riducono notevolmente ed i costi sono minori.
Ricordati che non si ottimizzano soltanto i costi associati alla produzione della scheda elettronica ma anche quelli sostenuti per la realizzazione del prodotto finale.
Un altro vantaggio molto utile per il cliente è rappresentato dai pareri e consigli dei tecnici che aiutano ad identificare e correggere tutte le anomalie che potrebbero compromettere l’esito dell’intero progetto.
Inizialmente il tecnico controlla la scheda senza l’utilizzo di strumenti particolari, dunque i primi difetti individuati sono quelli ad occhio nudo.
Il collaudo dei prototipi di schede elettroniche
Non di rado la fase di campionatura prevede un’attenta attività di collaudo sui prototipi: anche questa fase permette di ridurre la probabilità di errori associati alla componente umana.
Esistono differenti tipologie di collaudo, tra tutte quella più utilizzata è detta Burn-in: le schede vengono collegate ad un pc e le valutazioni eseguite riguardano la funzionalità dell’interfaccia, la calibratura dei sensori in entrata ed uscita ed i dispositivi di memoria.
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