Mauro Ticca, manager torinese che opera nel settore della logistica e dei trasporti, annovera esperienze di rilievo nella direzione, controllo e coordinamento di unità operative complesse che forniscono servizi aeroportuali di imbarco e sbarco delle merci. Per lavoro si è dunque sovente occupato di questioni riguardanti l’ambito del cargo e le relative dinamiche all’interno del mercato italiano. Il settore è da sempre valutato come non cruciale per la nostra economia, al punto che la maggior parte della richiesta viene soddisfatta dai vettori stranieri. Questi, infatti, imbarcano le merci nei grandi aeroporti europei, dove le stesse arrivano a bordo di autoarticolati che hanno viaggiato partendo dall’Italia e oltrepassando la catena montuosa alpina. Dall’inizio della recessione economica mondiale del 2008 – 2009, il comparto del cargo aereo ha registrato un calo generalizzato di circa il 25%. Ciò nondimeno, Il trasporto via cargo è di importanza strategica soprattutto per quanto concerne i prodotti alimentari a immediata scadenza, come pesce, frutta e verdura. In tal senso, il trasporto su gomma è attualmente predominante sul mercato nazionale, ma per questa tipologia di merce il cargo aereo rappresenta la soluzione ideale per avere la certezza di arrivare all’utenza finale in breve tempo. Con lo stesso criterio anche i prodotti tecnologici top di gamma che maggiormente si basano sulle continue innovazioni del mercato, come notebook e smartphone, trarrebbero beneficio da un cargo aereo potenziato. Tra i suoi punti a favore, peraltro ben noti ad esperti come Mauro Ticca, oltre alla velocità nella delivery vale la pena sottolineare la sicurezza nel viaggio e il valore aggiunto del prodotto, che in genere è molto elevato. Tra quelli invece a sfavore, l’onere massimo sia dal punto di vista economico che da quello della sostenibilità ambientale. A quest’ultimo in realtà si potrebbe ovviare investendo in aeromobili cargo tecnologicamente avanzati, nuovi o poco utilizzati e quindi più green. A ciò si aggiunge anche un vantaggio determinante di tipo economico: un mezzo vetusto richiede infatti costi di esercizio molto più sostenuti, risultando quindi anche meno competitivo. Mauro Ticca, insieme ad altri dirigenti del settore, ha portato avanti una riflessione riguardo al futuro del cargo aereo in Italia. Sono state sottolineate carenze perduranti, soprattutto a livello infrastrutturale e concorrenziale, con gli altri Paesi dell’Unione Europea, ma anche un ampio spazio di miglioramento in linea generale e buone chance di sviluppo.
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