
Lavarsi sempre le mani prima di mangiare, non portare i giocattoli alla bocca, non consumare carni poco cotte o pesce crudo, lavare accuratamente frutta e verdura prima di consumarla, non lasciare cibi fuori dal frigo: sono queste alcune delle pratiche più semplici che possono aiutare a evitare infezioni parassitarie intestinali. L’Ossiuriasi, in particolare, colpisce prevalentemente i bambini in età pre-scolare e scolare e può essere evitata adottando alcuni semplici accorgimenti di vita quotidiana che aiutano a non contrarre l’infezione e limitare il contagio. Dell’argomento si è occupata la Professoressa Susanna Esposito, Professore Ordinario di Pediatria presso l’Università di Parma e Presidente di WAidid (Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici): “I parassiti intestinali colpiscono soprattutto i bambini che, a volte a casa o più spesso all’asilo o a scuola, trascurano le regole basi dell’igiene come lavarsi le mani prima di mangiare e dopo essere andati in bagno”. Susanna Esposito ha spiegato che esistono però altri fattori di rischio oltre alla carenza di igiene, come ad esempio i cibi crudi o poco cotti, o quelli non lavati in modo adeguato. “L’elevata contagiosità degli ossiuri compromette inoltre anche la salute dei genitori. Per questo”, sottolinea Susanna Esposito, “seguire alcuni precisi accorgimenti si rivela fondamentale per la prevenzione di questa infezione e per evitare che un soggetto all’interno della famiglia, o comunque di un gruppo, venga infestato”. Ma quali sono i campanelli di allarme? I sintomi sono diversi e fastidiosi, si verificano in particolare durante le ore notturne con prurito anale intenso, dolore addominale, diarrea, irrequietezza. Nei casi più acuti possono sopraggiungere anche anemie, deficit di vitamina B12 e disturbi a livello uro-genitale. Si stima che sia 1 bambino su 4 a contrarre l’Enterobius vermicularis in età pre-scolare e scolare e in alcuni casi l’infezione può diffondersi anche ai familiari. Per insospettirsi basta osservare i sintomi indicati sopra, ma per confermare l’infezione è necessario effettuare lo scotch test. La cura consiste nella somministrazione di farmaci in grado di eliminare i parassiti nella loro forma vitale. Per eliminare le uova è necessario somministrare una seconda dose dopo due settimane dalla prima dose.
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