
Ѐ davvero sostenibile su larga scala una ristorazione scolastica bio? Quali sono i costi e quali invece i benefici di avere un approccio a km zero nelle mense scolastiche per gli studenti e le aziende fornitrici? Questi sono alcuni degli interrogativi che hanno animato il convegno sulla ristorazione scolastica bio che si è tenuto mercoledì 2 aprile presso il Castello Bissari Sforza Colleoni, a Costabissara (Vicenza).
L’evento, dal titolo “Il bio in comune. L’approccio bio nella ristorazione sociale: la sostenibilità è su larga scala?”, ha riunito esperti del settore, rappresentanti istituzionali e aziende come Serenissima Ristorazione, attive nella ristorazione collettiva. Tra i relatori anche alcuni rappresentanti di Serenissima Ristorazione, realtà leader nel settore della ristorazione collettiva a cui è affidato il servizio di refezione scolastica in diversi istituti dislocati su tutto il territorio nazionale.
Nel corso dell’incontro, è stato sottolineato con forza il valore sociale delle aziende di ristorazione collettiva, che quotidianamente garantiscono pasti sani, sicuri ed equilibrati a migliaia di studenti, spesso in contesti complessi e con margini operativi ridotti. Si è evidenziato quanto queste aziende svolgano una funzione essenziale non solo dal punto di vista nutrizionale, ma anche educativo e territoriale, valorizzando la filiera corta e contribuendo alla crescita di una cultura alimentare più consapevole.
Giulia Putin, direttrice dell’Ufficio Acquisti del Gruppo Serenissima, ha posto l’accento sulle criticità legate all’attuale applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nei bandi pubblici: sebbene pensati per incentivare la sostenibilità ambientale, non sono ancora accompagnati da un adeguamento dei prezzi, creando difficoltà concrete nella gestione dei costi e nella pianificazione delle forniture.
Tra gli altri relatori: Federico Caner (Assessore regionale all’Agricoltura del Veneto), Maria Letizia Gardoni (Vicepresidente di FederBio), Felix Hartmann (Bioland Südtirol), Carlo Salvan (Presidente regionale Coldiretti), Francesco Coletti (FabFVG), Marzia Manzetto (AD di FFF S.r.l.) e Cristina di Mauro (Sportello Mense Bio).
L’iniziativa si inserisce nel contesto del progetto “Più Biologico Regionale in Europa”, coordinato da Bioland Südtirol con la collaborazione di GRW Cooperativa, FederBio Servizi e Sportello Mense Bio. Il progetto è pensato per promuovere e potenziare la diffusione della ristorazione biologica e sostenibile nei servizi pubblici, con particolare attenzione alle mense scolastiche e ospedaliere delle regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige.
Per maggiori informazioni:
https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleId=14197191
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