“Faccio parte di quelli che pensano che nel 2050 riusciremo ad arrivare a CO2 zero. Per arrivarci dobbiamo raggiungere obiettivi sfidanti, come quello di arrivare al 55% di energie rinnovabili entro la fine del decennio. Ormai abbiamo le tecnologie adatte, basta solo implementarle: ciò che serve ora è una roadmap molto chiara”. A dichiararlo Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato della Life Company A2A. Nel suo recente intervento a “Futura. Storie di economia per l’ambiente”, il manager fa il punto della situazione sul percorso ormai inevitabile verso la transizione ecologica. Una strada che per l’AD appare ancora in salita: “Oggi l’energia primaria che utilizziamo è ancora prevalentemente petrolio e carbone: a livello mondiale siamo ancora all’80%. Abbiamo parecchio da fare: la nostra fortuna sono le energie rinnovabili, come ad esempio il sole o il vento, sostanzialmente infinite”. Pale eoliche, pannelli solari, batterie, idrogeno, biogas: gli strumenti ormai ci sono e nel prossimo futuro il problema dell’energia sarà solo un ricordo. L’Italia, grazie alle sue caratteristiche, ha tutte le carte in regola: “Madre natura non ci ha dato né carbone né petrolio: dagli inizi del ‘900 l’Italia si basa sull’idroelettrico. La rinnovabile più bella di tutte – sottolinea Renato Mazzoncini – perché a differenza del sole e del vento posso aprire e chiudere il rubinetto a seconda della domanda di energia”. Tra i pilastri del nuovo Piano Industriale di A2A c’è proprio la crescita delle rinnovabili: “Nei prossimi dieci anni abbiamo deciso di installare in Italia 65 gigawatt di rinnovabili tra eolico (15) e fotovoltaico (50). Abbiamo chiuso quest’anno al carbone, stessa cosa accadrà all’olio combustibile”. Due sono le problematiche da risolvere: “Da un lato installare più impianti eolici e fotovoltaici, il secondo è l’incertezza della produzione che richiede delle centrali a gas ad alta efficienza da attivare quando c’è bisogno. Stiamo lavorando e sono certo – conclude – che in Italia riusciremo a centrare gli obiettivi al 2030 e quelli di decarbonizzazione al 2050″.
Per visualizzare il video dell’intervento:
https://www.youtube.com/watch?v=wDBjbt3P9GA
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