Infrastrutture

Giuseppe Recchi: intervista a 2Next, Rai2 – 12 ottobre 2015

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Ospite del programma in onda su Rai 2, 2Next, Giuseppe Recchi viene intervistato sulla situazione attuale e in prospettiva futura di Telecom Italia.

«Oggi si parla di ultra broadband di telefonia 4G, strutture da implementare, ma gli investimenti di Telecom Italia si rivolgono anche al mantenimento delle infrastrutture relative alle tecnologie precedenti. Bisogna infatti tenere in considerazione che l’Internet of things, ovvero l’Internet delle cose, la connessione tra le apparecchiature, avverrà sfruttando proprio le tecnologie delle generazioni precedenti. Inoltre si prevede già per il 2020 l’introduzione del 5G, perciò quando si presenterà questo tipo di domanda, noi saremo chiamati a reinvestire per soddisfare tale richiesta. Il mobile infatti ci vede, a livello di copertura di utenza, al medesimo livello rispetto all’Europa. Il nostro impegno è inoltre rivolto alla creazione di una rete Internet che si basi sulla fibra e nel portarla nelle case degli italiani.»

«Dal punto di vista dei capitali ciò che importa è che gli investitori apportino valore aggiunto e credano nell’azienda. D’altronde non c’è niente di più globale oggi dei capitali: i soldi non hanno passaporto. Ciò che interessa lo Stato è che gli investimenti vengano fatti in settori strategici, perciò quello che lo Stato stesso può fare è sviluppare le strategie. Questo per colmare alcune lacune che caratterizzano il nostro Paese: il Governo attuale ha varato un progetto per il Piano Banda ultralarga. Questo è l’aspetto importante oggi: chi produce la rete migliore e chi riesce a portare ai clienti la migliore connettività, indipendentemente da chi la possiede. Lo Stato inoltre, ha a disposizione numerosi strumenti per far valere la propria forza e la propria capacità di protezione degli strumenti strategici, supposto che la rete si possa sfilare e portare via, ovvero renderla del tutto pubblica.»

«Oggi Telecom Italia deve riuscire a vincere non solo la sfida della competizione, ma anche la sfida dell’evoluzione tecnologica, poiché le nostre aziende stanno cambiando radicalmente. Non si tratta più solamente di fornire connessione per comunicare, bensì l’attenzione è sempre maggiormente rivolta ai contenuti. Il mondo dei mezzi di comunicazione, come possono essere la televisione oppure il cinema, sta progressivamente entrando a far parte dei nostri apparecchi. Le persone desiderano avere connessione in qualunque apparecchio, ovunque si trovino: si parla dunque di mobile. Telecom Italia si è posta quale grande distributore di contenuti, tramite importanti accordi con le maggiori emittenti private e lavorando con quelle pubbliche. Ci poniamo perciò l’obiettivo di offrire una vasta scelta di contenuti e di servizi che l’utente può andare ad aggiungere a quelli che già forniamo. Ciò condurrà non solo ad una scelta più ampia, ma anche ad un maggiore consumo di dati e ad una modalità di sfruttamento della tecnologia che, progressivamente, coinvolgerà non più solo l’intrattenimento, bensì anche la gestione della vita, la Pubblica Amministrazione e i servizi, arrivando a formare la cosiddetta “agenda digitale”.»

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