
Domanda: Siamo in compagnia di Fabio Godano, Direttore Commerciale di Unieuro, all’interno di una cornice interessante che dedica diversi giorni alla formazione dell’addetto alla vendita. Quanto è importante questa figura per arrivare al consumatore finale?
Fabio Godano: Penso che sia l’unico strumento importante. Oggi gli assortimenti dei nostri negozi e di quelli dei nostri competitor sono abbastanza uguali e lo stesso si può dire per i layout e i display. La differenza la si fa con le persone e noi pensiamo che i nostri addetti alla vendita abbiano una marcia in più rispetto alla concorrenza. Per questo motivo la giornata di oggi è fondamentale, perché ci permette di investire sui nostri ragazzi, fare formazione e scambiare qualche opinione insieme all’industria per affrontare un momento così difficile.
Domanda: Che cosa cerca un consumatore finale in questo periodo di crisi?
Fabio Godano: Il consumatore cerca un po’ di serietà, vale a dire trovarsi in un negozio dove c’è chiarezza nei prodotti, nei prezzi e nel rapporto con un venditore che lo possa consigliare in modo migliore su quali siano le reali necessità e le esigenze che soddisfino al meglio i propri bisogni. Investiamo tanto nella formazione proprio perché una persona preparata può dare questo tipo di supporto a un consumatore che non ha necessariamente la conoscenza adeguata nell'acquisto di un prodotto.
Domanda: Il prezzo basso mantiene ancora una forza preponderante o comincia a essere un po’ appannato?
Fabio Godano: Sarei bugiardo a dire che il prezzo non è importante, a seconda delle tasche di ciascun tipo di consumatore. Il prezzo viene sempre tenuto in considerazione. I prodotti che vendiamo noi rimangono però nelle case per 5-10 anni e quindi non si può fare lo stesso ragionamento che si farebbe con l’acquisto di un etto di prosciutto. La variabile prezzo può perdere di importanza quindi quando ci si rende conto che investendo 10, 20 o 50 euro in più, si può accedere a un prodotto di maggior gradimento. In questo settore, soprattutto oggi, conta il rapporto qualità-prezzo.
Domanda: Parlando qualche tempo fa con Albino Sonato, Presidente di Euronics, è emerso che il consumatore italiano sarebbe quello che acquista meno elettrodomestici in Europa di tutti. Ci conferma questo dato e ci sa spiegare il perché?
Fabio Godano: Comparando i dati interni al nostro gruppo, io non vedo questa grande diversità. Forse solo nei paesi del nord c’è una propensione più elevata all’acquisto di elettrodomestici. Bisogna però anche tenere conto della differenza “solare” che può esistere in rapporto a un abitante norvegese. L’Italia oggi la vedo nella media, con dati paragonabili a quelli della Spagna, della Grecia o della Francia.
Domanda: La crisi o semplicemente i rincari della benzina possono portare il consumatore medio ad avere voglia di stare meglio in casa propria?
Fabio Godano: A mio avviso sì. Parlando l’altro giorno con un responsabile di un’azienda petrolifera è emerso che stanno registrando un grosso calo di consumi. La gente magari si sposta un po’ di meno, diminuisce le cene al ristorante e sta a casa a mangiare con gli amici, guardando la televisione o un dvd. La crisi potrebbe acquisire interesse se vista sotto quest’ottica.
Domanda: Quali potrebbero essere i due segmenti di mercato del settore elettronico ed elettrodomestici dal quale aspettarsi qualcosa di interessante in futuro?
Fabio Godano: Nel settore dell’elettronica il mondo degli smart phone, perché si sta verificando realmente un cambio tecnologico e il consumatore è interessato ad avere un prodotto diverso. Per quanto riguarda gli elettrodomestici, faccio fatica a trovare un articolo in controtendenza. Speriamo che l’industria immetta sul mercato prodotti innovativi per rilanciare questo mercato, piuttosto statico.
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