A2a, azienda capitanata da Luca Valerio Camerano, punta ad una crescita annua del 10%

Un piano industriale ambizioso quello presentato da A2A. Puntare ad una crescita costante degli utili per arrivare a 480 milioni nel 2022 (crescita media annua del 10,5%). La maggiore redditività si tradurrà in dividendi. Target fissato a 6,7 centesimi nel 2018 e a 7,5 nel 2019, con una crescita minima negli anni successivi del 5% annuo. Tutto questo partendo dai 5,78 centesimi in pagamento a valere sul bilancio 2017 (+17,5%) approvato ieri.

Gli investimenti, ammonteranno a 2,8 miliardi in cinque anni. L’attenzione resta focalizzata sulle acquisizioni dopo che, proprio ieri è stata formalizzata la nascita della multiutility lombarda con l’adesione di Como, Monza e Sondrio. La prossima espansione sarà centrata sulle rinnovabili. Nel mirino gli asset fotovoltaici in Italia di Rtr, messi in vendita dal fondo britannico Terra Firma. «Stiamo valutando» dice l’amministratore delegato Luca Valerio Camerano nel corso della conference call. Data la consistenza del pacchetto, (oltre 330 MW per un valore stimato superiore a 1 miliardo), Camerano non ha escluso che, qualora realmente interessata, A2A possa lavorare con un altro soggetto.

Il piano, ha sottolineato Luca Valerio Camerano, «ha una forte accentuazione sulle rinnovabili visto che prevediamo la costruzione dodici impianti e la crescita attraverso acquisizioni». In tutto, sulle rinnovabili A2A investirà mezzo miliardo «per aggiungere 170 MW tra acquisizioni e sviluppo, di cui 50 MW già realizzati. Obiettivo un contributo al margine operativo di circa 60 milioni». A fine piano il 45% della generazione sarà “green” con l’obiettivo di avere un gruppo totalmente decarbonizzato nel 2025.

FONTE: Libero