
È a favore della rete unica Vito Gamberale. Lo spiega in un’intervista rilasciata a “Il Sole 24 Ore”: “La rete duplicata non esiste né in Europa, né in alcun Paese asiatico avanzato, e sotto questo aspetto ci metto anche l’India, insieme alla Cina, Singapore, Hong Kong, Corea del Sud: nessuno ce l’ha“. E ancora: “I profeti del pluralismo della rete si attaccano ad argomenti “formali” relativi alla regolamentazione o al mercato. Ma io dico: al vertice di Telecom e Enel ci sono due manager veramente tra i migliori del Paese. Il primo, giustamente, ha una visione di rete unica; il secondo, anch’esso giustamente, attende una proposta e la condivisione dello Stato, che è l’azionista“.
Netta dunque la posizione di Vito Gamberale, già alla guida di Sip poi diventata Telecom, primo AD dell’operatore mobile Tim, promotore del fondo F2i e oggi Presidente e cofondatore di Iter Capital Partners. “Anche il Governo è per la rete unica” precisa quindi il manager che, in merito all’eventuale assetto della governance per la Newco delle reti, spiega come ci sia “un problema di governance, di trasparenza della rete rispetto al mercato, ma è risolvibile“. In casi come questo infatti “chi ha la maggioranza non sempre deve avere potere decisionale assoluto“. Una direzione da seguire potrebbe essere quella della creazione di società locali come Metroweb, la rete in fibra di Milano: “Si può stare in minoranza con il diritto di ricomprare la quota più avanti. Ma non voglio scendere nei dettagli, le soluzioni si trovano: sarebbe come spiegare a uno chef come si cucina la pasta“.
Togliere la rete a Telecom quindi per Vito Gamberale “non ha senso“. Ma “con un sistema di governance adeguato si può sempre tenere la maggioranza azionaria e indicare un AD indipendente“: questo non sarebbe un problema, ma “una straordinaria occasione per far sì che lo Stato rientri nel capitale di Telecom“. E su Open Fiber: “Il conferimento rafforzerebbe patrimonialmente Telecom e allo stesso tempo darebbe spazio a un soggetto istituzionale come CDP. Sono certo che a quel punto finirebbero i giochi su Telecom“. Bisogna quindi passare all’azione: “Dopo la guerra il mondo ha ‘scoperto’ l’automobile, adesso il mondo ha scoperto il telelavoro. Siamo tutti connessi: c’è bisogno di capacità“.
Per maggiori informazioni:
https://www.ilsole24ore.com/art/gamberale-tlc-la-corsa-telelavoro-servira-rete-unica-ADMxiVI
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